I nostri consigli

Pavel viene a conoscenza di una fantomatica "Associazione amici del deserto" con sede a Brno, i cui adepti percorrono e studiano tutti i deserti del mondo. Dopo un lungo e ostinato apprendistato riesce infine a farne parte, conoscendo soci incomprensibili, guide scorbutiche e carezzevoli signore. In un clima minaccioso e gravido di misteriose conseguenze, inizia un'avventura spirituale dall'esito inaspettato.
Pablo D'Ors, L'amico del deserto, Quodlibet 2015





Hana abbandona gli studi universitari che, piena di curiosità e di entusiasmo, aveva da poco iniziato all'Università di Tirana per tornare a vivere sulle montagne del Nord dell'Albania, nella casa dello zio che l'ha cresciuta dopo la morte dei genitori e che adesso è vedovo e malato. Un atto d'amore e di gratitudine che assume i tratti di uno spaventoso olocausto di sé quando Hana, che si rifiuta di accettare il matrimonio combinato che permetterebbe allo zio di morire in pace ma che costringerebbe lei a rinunciare alla propria indipendenza, pensa che l'unica via di uscita sia diventare una Vergine giurata.
Da questo romanzo è stato tratto il film di Laura Bispuri, con protagonista Alba Rohrwacher.
Elvira Dones, Vergine giurata, Feltrinelli 2007

"I ricordi, usciti dalle loro scatole, dilagano nel cuore e prendono possesso della mente." Così, guardando il cortile dalla finestra, una donna torna bambina. Lì, a Padova, dentro e fuori da quella casa, Antonia per la prima volta ha ascoltato il nonno Yerwant raccontare le storie vitali e poi tragiche dei suoi fratelli armeni. Lì ha vissuto gli anni della guerra, con le bombe dell'aereo Pippo e i tedeschi in città, ma sempre insieme alla mamma Vittoria, lunatica e bellissima, che infilò un maialino sotto il cappotto, fingendosi incinta per nasconderlo ai nazisti, e al nonno, che la tenne con sé a chiacchierare al buio, durante l'ultimo bombardamento nel 1945.
Antonia Arslan, Il rumore delle perle di legno, Rizzoli 2015


Questo libro non è una semplice biografia, appartiene a un altro genere: per intenzione, ricerca e creatività. L'autore ci dà, in definitiva, un Pessoa opera di sé stesso, una volta abbattute, se non annullate, le frontiere tra la vita del poeta (e dei suoi personaggi) e l'opera. L'opera è l'uomo e l'uomo è l'opera, ma nella prospettiva molto personale dell'autore di questa "quasi autobiografia".
José Paulo Cavalcanti Filho, Fernando Pessoa - Una quasi autobriografia, Edizioni Anordest 2015

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