I nostri consigli

La morte di due persone sconvolge una tranquilla comunità che vive tra i mille canali del delta del Paranà. Dopo il ritrovamento sul luogo della tragedia di una lettera d'addio, la magistratura si affretta a chiudere il caso e lo archivia come duplice suicidio. Ma le dicerie che nel frattempo hanno iniziato a circolare tra gli abitanti delle isole raccontano un'altra storia. Julia, professoressa dell'università di Buenos Aires, che passa gran parte del tempo sul fiume, insospettita dalle voci decide di indagare ed entra di nascosto nella casa dei due presunti suicidi. All'improvviso la sua curiosità fa affiorare dalle acque limacciose del fiume un'antica ferita che non si è mai rimarginata e che ora minaccia la vita di molte persone.
Alicia Plante, Senza macchia apparente, La Nuova Frontiera 2015

Dalla Siberia, Alena parte per Londra con il sogno di trovare un lavoro, un amore e nuove avventure da vivere. Ciò che l'aspetta appena atterrata nel Regno Unito è però molto diverso da quello che aveva in mente. Dave, cresciuto a Londra in un quartiere di case popolari, sognava di girare il mondo, e invece si ritrova imprigionato nella sua città, reduce da un matrimonio naufragato e schiavo di un lavoro che gli permette di sbarcare il lunario ma non gli dà nessuna soddisfazione. Alena e Dave si incontrano per caso, in circostanze che avrebbero dovuto fare di loro due nemici, E invece, contro ogni logica, si cercano, si trovano, e costruiscono una vita insieme in un precario equilibrio di silenzi. Riescono a trovare conforto nell'illusione di poter dimenticare le proprie origini e il peso di scelte sbagliate. Ma scopriranno a proprie spese che la loro sete di avventura e libertà deve fare i conti con un passato troppo difficile da raccontare.
Kerry Hudson, Sete, Beat 2015

Con In Patagonia, il libro nel quale Bruce Chatwin racconta l'itinerario che dal dicembre del 1974 fino al marzo dell'anno successivo lo condusse all'estremo sud del continente americano, il grande viaggiatore britannico è diventato un autore di culto. Vent'anni dopo, Adriàn Giménez Hutton ha messo alla prova la verità di quel diario, ripercorrendone le tappe e cercando di rintracciarne luoghi e personaggi. Dopo due anni e quasi diecimila chilometri sulle tracce di un vagabondo scaltro a confondere i propri passi, senza tralasciare nessun incontro e nessun dettaglio, l'inseguimento ha preso la forma di un volume, che è nello stesso tempo un indimenticabile affresco di quell'estremo lembo di mondo e un ritratto del suo narratore più famoso.
Adrian Giménez Hutton, Chatwin in Patagonia, Nutrimenti 2015

Estate 1981, una famiglia prepara i bagagli per recarsi in un luogo insolito. Il padre, diplomatico, è stato nominato ambasciatore d'Italia a Teheran. Fin dall'arrivo all'aeroporto i personaggi vengono proiettati in un mondo pieno di violenza, interdizioni, donne velate di nero, uomini barbuti, soldati armati. Su tutti domina la figura potente e inquietante dell'Ayhatollah Khomeini. In questa cornice fosca si apre lo spazio incantato del giardino dell'ambasciata, antica residenza di principi persiani, che nasconde misteri e promesse di giochi senza fine, in un tempo fuori dal tempo, laddove ogni rapporto con l'esterno è fortemente compromesso dalla situazione storica e politica dell'Iran di quegli anni.
Chiara Mezzalama, Il giardino persiano, e/o 2015

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