I nostri consigli - Non-fiction

L'autore descrive un paesaggio sociale devastato dal neoliberismo, dominato dall'individualismo sfrenato, dal mito della prestazione illimitata, dalla competizione senza quartiere. Tutto questo, ci spiega, si traduce in un profondo dolore individuale e in una radicale impotenza collettiva. Siamo vittime di questo malessere, e allo stesso tempo non ce ne rendiamo conto. Un intero mondo costruisce sistematicamente la nostra solitudine, e noi scambiamo questa violenta espropriazione per una perenne inadeguatezza individuale. Di fronte a questo panorama, da un lato l'autore denuncia la collusione di tutti quei saperi che dovrebbero aiutarci ad affrontare questo oceano di sofferenza individuale e collettiva. Dall'altro, ci insegna a leggere in filigrana questo scenario per valorizzarne le potenzialità.
Miguel Benasayag, Oltre le passioni tristi, Feltrinelli 2016

In una prospettiva antropologica, il libro smonta stereotipi e luoghi comuni sul Medio Oriente e sulla vita delle sue popolazioni, per cogliere quanto di più specifico vi è nei sistemi culturali di quest'area. In che senso si può parlare di identità islamica? Esiste un nesso tra politica e religione? Quali sono le dinamiche sociali prevalenti? A quali cambiamenti la regione è andata incontro con la creazione degli stati nazionali e, a partire dal secondo dopoguerra, con l'egemonia acquisita da alcuni paesi rispetto ad altri? E qual è, oggi, il ruolo dell'Arabia Saudita nel successo del fondamentalismo islamico?
Ugo Fabietti, Medio Oriente, Raffaello Cortina 2016



Acceso sostenitore dell'intervento italiano nella guerra europea scoppiata nel 1914, Benito Mussolini nell'estate del 1915 fu richiamato alle armi e inviato al fronte, dove rimase fino al febbraio 1917. Il suo giornale di guerra uscì in quindici puntate sul "Popolo d'Italia", il quotidiano da lui diretto, e fu poi raccolto in volume nel 1923. Questo libro ripropone il diario nella versione originale pubblicata sul quotidiano.
Benito Mussolini, Il mio diario di guerra, Il Mulino 2016





Gaetano Vassallo è il manager dei rifiuti che per primo ha collaborato con la giustizia dando il via, con le sue confessioni, a tredici processi, alcuni del quali ancora in corso. Cresciuto nella discarica del padre, nella campagna tra Caserta e Napoli, inizia nel 1982, poco più che ventenne, a gestire con la famiglia uno sversatoio e a organizzare traffici destinati ad arricchire in pochi anni tutti e dieci i fratelli. All'inizio si tratta di mettere a disposizione dei comuni della zona le cave dove scaricare l'immondizia. Poi arrivano, sempre più numerose, le richieste delle grandi aziende di tutta Italia. È allora che la camorra entra in campo e che Vassallo diventa il "ministro dei rifiuti" di Francesco Bidognetti, boss dei casalesi.
Gaetano Vassallo, Così vi ho avvelenato, Sperling & Kupfer 2016

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