I nostri consigli

Vite minuscole esce in Francia nel 1984. È  il primo libro di uno scrittore ignoto al milieu letterario, ma è subito chiaro che si tratta di un esordio folgorante. E audace: recuperando una tradizione che risale a Plutarco, a Svetonio, all'agiografia, Michon ci racconta le vite di dieci personaggi non già illustri o esemplari, ma, appunto, minuscoli: e dunque votati all'oblio se non intervenisse a riscattarli una lingua sontuosa, di inusitata e abbagliante bellezza, capace di "trasformare la carne morta in testo e la sconfitta in oro". 
Pierre Michon, Vite minuscole, Adelphi 2016




Rosaleen Madigan è una donna forte, forse troppo, un'irresistibile matriarca irlandese da cui prima o poi bisogna allontanarsi, se si vuole sopravviverle. Dei quattro figli solo Constance è rimasta nella contea di Clare, presa nelle spire di una vita troppo prevedibile: gli altri hanno cercato di sfuggire alla personalità ingombrante della madre, ma non è detto che ci siano del tutto riusciti. L'inquieto Dan ha scelto New York; Emmet è arrivato fino in Mali, dove l'impegno umanitario non compensa la sua incompiuta vita sentimentale; Hanna ha tentato senza successo la carriera d'attrice a Dublino. Richiamati a casa per quello che potrebbe essere l'ultimo Natale condiviso, dovranno fronteggiare se stessi cresciuti, misurarsi con desideri ancora accesi, ma soprattutto non potranno più eludere lo scontro con la madre.
Anne Enright, La strada verde, Bompiani 2016

Prima di incamminarsi lungo un sentiero di montagna, alle prime luci dell'alba, Kim Hongdo fissa i fogli bianchi che la vecchiaia non gli permette più di dipingere. E su ogni foglio sembra impresso un volto, l'unico che non abbia mai potuto né voluto cancellare, quello che tanti anni prima gli era comparso davanti alla Reale Accademia di Pittura. A quel tempo, Kim era considerato un maestro insuperabile, vezzeggiato dall'ambiente di corte e circondato da uno stuolo di studenti. Nessuno dei quali pareva all'altezza del suo straordinario talento. Finché una mattina non comparve il viso dolce e innocente dell'adolescente Sin Yunbok, che non solo aveva doti artistiche eccezionali, ma anche il coraggio di rompere i tabù imposti dalla legge, dipingendo il corpo femminile, e andando incontro a una condanna pesantissima. Ma perché Kim assunse le sue difese rischiando la sua stessa vita? Che cosa legava i due pittori oltre la loro arte? Quale mistero aleggiava intorno alla figura di Sin, fin dalla sua nascita, che solo Kim poteva dissipare?
Jung-myung Lee, La regola del quadro, Frassinelli 2016

A Edimburgo, Rabih e Kristen si conoscono sul lavoro - lui architetto, lei funzionaria comunale - si piacciono, iniziano a frequentarsi, decidono di sposarsi e hanno dei figli. Una storia d'amore come tante. Potrebbe finire qui... Ma cosa succede dopo? Cosa succede una volta che la passione degli inizi lascia spazio alle prime difficoltà, alla noia, alla ripetitività degli anni passati insieme?
Alain de Botton, Il corso dell'amore, Guanda 2016

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