I nostri consigli

Nel 1876 un giovane medico e poeta inglese innamorato dei popoli e della cultura del Medio Oriente decide di visitare un sito archeologico nascosto nel cuore dell'Arabia. Per raggiungerlo, non esita a travestirsi da pellegrino e a unirsi alla grande carovana di devoti che da Damasco si reca alle città sante dell'Islam. Comincia così l'odissea nel deserto di Charles M. Doughty, turista clandestino che nessuna autorità può proteggere nella sua esplorazione di un mondo arcaico, violento e misterioso, in cui le regole di comportamento a lui note non valgono nulla. Mille incontri indimenticabili si svolgono negli scenari magici e solenni delle immense distese di sabbia, tra la fatica delle lunghe cavalcate a dorso di cammello, le soste in villaggi e accampamenti che sembrano usciti da un lontano passato, la fame e la sete, i tradimenti e gli agguati delle guide cui l'ignaro viaggiatore si affida, e i momenti di comunione con gli eroici abitanti del deserto, uomini e donne osservati da Doughty con l'appassionata attenzione dello straniero che, per sopravvivere, ha bisogno di distinguere a colpo sicuro gli amici dai nemici.
Charles M. Doughty, Arabia deserta, Guanda 2017

Ci sono, nel mondo, città, fiumi, vulcani, deserti che pulsano di un'energia arcana, di un magnetismo misterioso che attrae gli sguardi e i passi, i sogni e i desideri. Ci sono regge, strade, foreste che risuonano di parole: le parole di Goethe quando scorge per la prima volta il mare a Venezia, le parole di Kerouac mentre disegna il profilo dell'America con le ruote di una Cadillac, le parole di Joyce per smarrirsi e ritrovarsi a Dublino, le parole di Hemingway per inseguire il sole da Parigi a Pamplona. Parole che guidano, parole cicerone, calamite, fari: parole che ci fanno vedere il mondo come altrimenti non potremmo mai fare. A queste parole si aggiungono oggi quelle di Geoff Dyer, stralunato viaggiatore, favoleggiatore babelico, flàneur della letteratura, incantatore della sabbia, che sa animare per plasmarla in forme sempre nuove, un ammaliamento che non conosce fine: sabbia bianca dei deserti americani, sabbia bianca fra le strade della Città Proibita, sabbia bianca di neve sotto il cielo di una notte alle Svalbard, sabbia bianca in riva al mare di Tahiti, sabbia sospesa nel vento, sabbia che scorre dalle dita chiuse a pugno, sabbia in perpetuo, inarrestabile movimento. 
Geoff Dyer, Sabbie bianche, Il Saggiatore 2017

Parigi, un sabato di maggio. La città è tappezzata di manifesti con un bel profilo, lo sfondo dell'eterna Francia di campanili e pale eoliche, e l'annuncio "Il futuro è adesso". Il paese ci crede. Per la prima volta crede a un candidato di origine algerina che rischia di diventare presidente. Saint-Etienne, quello stesso sabato di maggio. La turbolenta famiglia Nerrouche, francesi di origini cabile, prepara la grande festa per il matrimonio di uno dei figli. Stanno arrivando un numero incalcolabile di parenti. Una nonna che terrorizza tutti, figlie frivole e volubili, nipoti che si cacciano nei guai, mogli e mariti che non sono d'accordo su niente, cognate legate come sorelle di sangue, e una marmaglia di bambini sovraeccitati. Si corre ad aggiustare gli ultimi dettagli, si strillano richiami impazienti e isterici, si controllano i siti dei sondaggi politici, ci si abbraccia. Ma il giovane Krim, cugino e testimone dello sposo, è il più irrequieto: non la smette di andare e venire in preda a un'agitazione crescente di cui nessuno capisce le ragioni. E per via delle voci sull'omosessualità dello sposo? O piuttosto si tratta di quella fila di sms che Krim continua a ricevere dal suo misterioso cugino che non si farà vedere al matrimonio? 
Sabri Louatah, I selvaggi, Mondadori 2017

Una banda di ragazzi scapestrati decide di svaligiare una panetteria. L'obiettivo non sono i soldi ma proprio il pane. La rapina però riserverà parecchi imprevisti. Tanto per dirne una, il panettiere è bendisposto: non intende affatto difendere la sua merce, purché i rapinatori accettino un’unica condizione. Cioè prestarsi all’ascolto della musica di Richard Wagner... E questa è solo una delle tante stranezze dell’episodio. Che è destinato a ripetersi: passano gli anni e uno dei stravaganti rapinatori torna in azione. Con la sua signora come complice. L’obiettivo, anche stavolta, è il negozio di un fornaio. Ma…
Haruki Murakami, Gli assalti alle panetterie, Einaudi 2016

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