I nostri consigli - Non-fiction

Anticipatore del calcolo, investigatore dell'atmosfera planetaria, aspro critico delle prime forme di colonialismo in America, Giordano Bruno ha tutte le carte in regola per essere considerato un uomo totalmente 'moderno'; eppure, allo stesso tempo, la sua riflessione è impregnata dell'immaginario neoplatonico rinascimentale, di cabala e arti mnemoniche, di visioni spirituali che esprime a volte in densi componimenti in latino, altre in un vernacolare scatenato o in sublime poesia. Nato sotto l'ombra del Vesuvio, cresciuto nel convento napoletano di San Domenico Maggiore, nella sua breve vita fu destinato ad attraversare gran parte dell'Europa cinquecentesca: la Svizzera, la Francia, l'Inghilterra, la Germania, Praga, spesso nelle corti dei sovrani, fino a giungere poi a Venezia, dove cadde nelle reti del Santo Ufficio nel 1592. Morì "eretico ostinato e pertinace". In queste pagine, l'autrice traccia una biografia di Giordano Bruno di grande accessibilità, attraverso l'ampio uso di brani delle sue opere. L'intento è quello di restituire il ritratto di un pensatore che ha superato i confini regionali e ha affrontato questioni complesse per l'epoca, che spaziano dalla metafisica all'etica, dalla logica alla fisica e alla matematica.
Ingrid D. Rowland, Un fuoco sulla terra, Laterza 2017

Questo libro affronta la storia naturale del fenicottero all'incrocio con la sua valenza iconica nell'immaginario umano: inconfondibile per il suo colore e la sua frequente postura su una zampa sola, simbolo commerciale della vita tropicale o totem arcano, il fenicottero, col suo aspetto bizzarro e spettacolare, ha conquistato un posto di rilievo nelle arti e nella cultura di massa, da Alice nel paese delle meraviglie agli stormi di fenicotteri di plastica che dilagano nei giardini.
Caitlin R. Kight, Il fenicottero, Nottetempo 2017




Voli notturni verso luoghi solitari, rapporti sessuali con il demonio, orge e infanticidi, profanazione della croce e dei sacramenti: per alcuni secoli, tra Quattro e Settecento, l'immagine del sabba affiorò da un capo all'altro d'Europa (e poi in altri continenti, nei paesi colonizzati dagli europei) descritta da donne e da uomini accusati di stregoneria, di fronte a tribunali laici ed ecclesiastici. Confessioni raramente spontanee, più spesso estorte dalla tortura e dalle sollecitazioni dei giudici: ma che cosa si nascondeva dietro l'immagine del sabba? Questo libro ricostruisce una traiettoria secolare in cui l'ossessione di un complotto contro la società, attribuito a gruppi via via diversi (lebbrosi, ebrei, musulmani, eretici e streghe), s'intrecciò a credenze popolari a sfondo sciamanico. Il complotto immaginario prese forma in un territorio limitato, dalla Francia all'arco alpino. L'indagine sullo strato sciamanico trascina chi legge in un immenso spazio eurasiatico, popolato da uomini e da donne, da personaggi del mito e della fiaba. Benandanti friulani, lupi mannari baltici, sciamani siberiani, zoppi e nati con la camicia, divinità notturne signore degli animali, Edipo e Cenerentola, segnano le tappe di un viaggio che si chiude affacciandosi sulle radici antropologiche del raccontare.
Carlo Ginzburg, Storia notturna, Adelphi 2017

Il saggio di Baroni è un viaggio nel libro inteso come oggetto fisico, un percorso storico volto a ripercorrere i cambiamenti sociali e culturali che hanno influito sul nostro modo di concepire e realizzare le componenti principali di ogni volume: dal frontespizio alla rilegatura, dal formato alla copertina. Un testo che, attraverso tre chiavi di lettura (l'architettura della pagina, il sistema dei segni e il sistema delle immagini), prende avvio dai tratti caratteristici degli incunaboli per arrivare alla stampa moderna e alla rivoluzione digitale.
Daniele Baroni, Un oggetto chiamato libro, Longanesi 2017

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